Viadana – Riceviamo e Pubblichiamo – Edicola votiva dedicata a San Lorenzo Martire (Gazzetta del Po 18/2013)

Viadana (Riceviamo e pubblichiamo)

Benedizione dell’edicola votiva dedicata a

San Lorenzo Martire

Domenica 12 Maggio ore 16,30 via Villa del Veneziano

Domenica 12 Maggio 2013 alle ore 16,30 a Viadana in via Villa del Veneziano verrà benedetta l’edicola votiva dedicata a San Lorenzo Martire. la zona denominata “Villa del Veneziano” è compresa tra via San Lorenzo, Vicolo Caleffo e via Pisacane. Il toponimo deriva dall’antico proprietario del luogo, Lorenzo Del Bon detto “Veneziano”, in quanto nella città lagunare aveva numerosi interessi e beni, testimonianza del rapporto commerciale e culturale di Viadana lungo l’asse del Po fino a Venezia. Il figlio di Lorenzo, Cristoforo, il 30 maggio 1679 ottenne licenza di erigere un oratorio pubblico sotto il titolo, in onore del padre, di San Lorenzo Martire. A comodo degli abitanti limitrofi, distanti dalla parrocchiale, il Del Bon si obbligò˜ a far celebrare 12 messe annuali successivamente aumentate a due settimanali, martedì e venerdì, secondo le sue volontà testamentarie. La chiesa fu costruita vicino al palazzo di famiglia e da allora la zona prese nome di “Villa del Veneziano” e la chiesetta “Oratorio del Veneziano”. Dopo diversi passaggi di proprietà tra cui Pietro Vecchi, il fondo con casa e oratorio fu di Luigi Mori, protagonista di ciò che sto per raccontarvi. Pare che la chiesa venne abbattuta verso il 1878 e secondo Ida Zanoni, il motivo era da ricercarsi nel mancato accordo della sua assegnazione. Sempre a memoria della medesima signora e della famiglia Ottorino Cacciani, ultima proprietaria del terreno, vi rimasero i banchi e gli arredi sacri che furono bruciati per scaldare l’acqua per la “bugada”. Fu fatto fuoco per tre giorni interi, ma l’acqua nella “bronsa” non riuscì a scaldarsi inspiegabilmente. Al che si dovette ricorrere alla benedizione del parroco. Inoltre sulla terra in cui vi era eretto l’oratorio non vi crebbe mai nulla, in quanto era stato fatto “dispetto” al Signore col suo abbattimento. Non solo, ma quel Luigi Mori, detto “al mat Mori”, che fece abbattere l’oratorio, morì il 3 novembre 1878 in cantina, annegato in una tinozza di vino per castigo “divino”, è proprio il caso di dire così. L’attuale cappella di San Lorenzo è stata edificata su suolo pubblico, offerto dal Comune di Viadana, anche se in luogo differente dall’originale ma pur sempre nella zona detta “Villa del Veneziano”. Uno speciale ringraziamento va a Maria Ballasini che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale, Enrico Bonassi, Stefano Boni, Andrea Lucchini, Antonio Pagliari e molti altri che hanno contribuito all’erezione di questa sacra presenza. Luigi Cavatorta

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